Presentazione

Il progetto 2nd Life è un progetto finanziato nell’ambito della sottomisura 16.2 del Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020 della Regione Toscana.

L’obiettivo del progetto è quello di proporre un processo di economia circolare che, a partire dalla conoscenza della consistenza quali-quantitativa di scarti e sottoprodotti derivanti dalle attività agricole, dell’agroindustria e dalla commercializzazione al dettaglio dei prodotti agricoli, ne valuti il potenziale utilizzo come substrato per la bioconversione con insetti ai fini della produzione di farine proteiche ad uso zootecnico per definire diete per suini e polli.

Capofila:

CiRAA – Centro di Ricerche Agro-Ambientali “Enrico Avanzi”
Università di Pisa

Area di intervento:

Toscana

Costo totale:

198.841,55 €

Durata:

24 mesi

I partner del progetto

CiRAA – Centro di Ricerche Agro-Ambientali “Enrico Avanzi” – Università di Pisa

DAGRI - Università degli Studi di Firenze

Cooperativa Zoocerealicola L’Unitaria

Azienda Agricola Stassano Alessandro

Cia Agricoltori Italiani Toscana

Obiettivi del progetto

CREAZIONE DI UNA BANCA DATI

georeferenziata delle tipologie quali/quantitative degli scarti e dei sottoprodotti agricoli dell’agroindustria in Toscana.

VALUTAZIONE ATTRAVERSO TEST

dell’idoneità al processo di bioconversione con larve di Hermetia Illucens (mosca soldato nera, BSF) di alcuni dei sottoprodotti scelti tra i più significativi per diverse filiere produttive toscane e relativa analisi delle rese.

CONOSCENZE SUGLI EFFETTI

di integrazione della dieta di specie animali allevate con farine di insetto attraverso test per stabilire la totale o parziale sostituzione di farine proteiche già in uso con farina di insetto.

VALUTAZIONE ECONOMICA E AMBIENTALE

del processo di produzione di farine di insetto per definirne la sostenibilità economica.

azioni del progetto

Le azioni previste dal progetto sono molteplici e con responsabili diversi all’interno del partenariato:

AZIONE 1

Coordinamento attraverso riunioni semestrali di tutti i partner, favorendo la circolazione di informazioni.

Soggetto attuatore:
CiRAA – Univeersità di Pisa

Azione 2

Fornitura di sottoprodotti vegetali derivanti dalla mondatura di frutta e verdura per la GDO.

Soggetto attuatore:
L’Unitaria

AZIONE 3

Fornitura di capi suini per test zootecnici.

Soggetto attuatore:
Azienda Agricola Stassano

Azione 4

Bioconversione di scarti e sottoprodotti di origine agricola in mangimi.

Soggetto attuatore:
CiRAA – Università di Pisa

Azione 5

Valutazione della digeribilità in vitro delle farine intere e disoleate e degli oli derivanti dagli insetti e prova in vivo su galline ovaiole.

Soggetto attuatore:
DAGRI – Università di Firenze

Azione 6

Supporto informatico alle attività del progetto.

Soggetto attuatore:
Aedit

Azione 7

Divulgazione dei risultati e diffusione dell’innovazione.

Soggetto attuatore:
Cia Toscana

Risultati attesi

Il progetto mette in campo una serie di azioni che hanno come risultato generale quello di approfondire le conoscenze sulla possibilità di utilizzare matrici vegetali derivanti da scarti e sottoprodotti agricoli per ottenere farine proteiche adatte a diventare mangimi per la zootecnia, attraverso un processo di bioconversione svolto da insetti.

RICADUTE ECONOMICHE E AMBIENTALI

La possibilità di sostituire le farine di origine vegetale o di pesce nell’alimentazione animale (suini e polli) con proteine da insetti allevati su biomasse derivanti da scarti e sottoprodotti agricoli ha come ricaduta economica quella di abbattere i costi di produzione della carne suina e delle uova.

Oltre alla riduzione dei costi di produzione degli allevamenti si riducono anche i costi di smaltimento e i problemi legati alla gestione degli scarti e dei sottoprodotti dell’azienda produttrice, trasformando così un vincolo in un’opportunità e incarnando un esempio concreto di economia circolare.

L’allevamento degli insetti per la produzione di proteine per l’alimentazione umana e animale, a differenza degli altri allevamenti animali, ha un elevato livello di sostenibilità, e può contribuire in modo sostanziale al raggiungimento degli obiettivi fissati dell’agenza ONU per lo sviluppo sostenibile da raggiungere entro il 2030.

Le farine proteiche ad uso zootecnico, prodotte attraverso la bioconversione di scarti/sottoprodotti effettuata da insetti saprofagi, rispondono a numerosi criteri di sostenibilità, ponendosi come alternativa alla produzione di farine proteiche di origine vegetale (di soia, in particolare) e alle farine di pesce.